Mi correggo, il pavone è noioso, mortalmente. Credevo che con la maturità avesse acquisito
un minimo di spessore umano, invece è pura apparenza, se
gratti la superficie sprofondi nel vuoto. L'incredibile è che non ha neanche
imparato a godersi la vita. Pieno di soldi, solo ed infelice. Prova a consolarsi con abiti firmati e ristoranti. Peccato non distingua la lana dal cachemire se non fosse per l'etichetta. Cibo e vino li valuta per quel che vengono fatti pagare, senza il minimo gusto. Ha una moglie che
lo detesta apertamente e per fargli scontare trent'anni di solitudine oggi lo
ripaga con la stessa moneta, ignorandolo a tutto tondo. Lui non se ne da pace,
ne parla con tutti tranne che con lei, vittima della stessa gabbia dorata che si
è costruito. Cerca conferme ovunque, si lamenta costantemente, sembra brillante
per un paio d'ore per poi logorroicamente raccontarti i particolari della sua
vita famigliare. Non me ne importa nulla, non sono la tua psicologa, né tanto
meno una tua amica. Anche perché credo che non abbia idea di cosa sia
l'amicizia, confondendola con le conoscenze delle pubbliche relazioni. Tutti
amici, pronti a parlare alle sue spalle. E lui fa la ruota, ormai solo per se stesso.
Ora
ricordo perché per otto anni l'ho rimbalzato, non mi sbagliavo.
Lady e dintorni
Riflessioni semiserie di una quasi quarantenne.
martedì 31 luglio 2012
sabato 28 luglio 2012
Scomoda ai più
Smettetela di chiedermi cosa vorrei, quando non sapete cosa siete disposti a
dare. Talmente persi nei condizionali da dimenticare la verità del presente. Non
domandatemi chi sono se non avete la forza di ascoltare la verità. Le domande
hanno un senso quando ci si assume la responsabilità delle risposte, per quanto
scomode. Se volete superficialità ed amate le cose facili non sono la persona
giusta. Sono impegnativa e strutturata, mi piace entrare
nella vita non lasciarla scorrere. Detesto la banalità del vuoto, amo la
consapevole leggerezza di chi conosce il dramma. Il passato ci rende quello che
siamo oggi, tanto più se è denso, scomodo e sofferto. Solo se abbiamo molto
vissuto possiamo scegliere con coscienza. Io sono anche il mio ieri, non pretendete che lo rinneghi, gli errori fanno crescere. Amo le risposte schiette e dirette, scovare gli scheletri negli armadi e i fantasmi del non detto. Il fatto che rinneghi l'ipocrisia del luogo comune non significa che non sia una brava persona. Evitatemi moralismi e buonismi, piuttosto imparate a godere del bello, capita di rado ed è stupido lasciarselo sfuggire.
venerdì 27 luglio 2012
Patate d'oro
Non ce l’hai d’oro e se anche così fosse non sarebbe un
buon motivo per tirarsela. Detestavo le uscite sole femmine quando avevo vent’anni,
figuriamoci ora. Nonostante ciò ogni tanto capita, mio malgrado, di ritrovarmici
pizzicata, una tortura.
Compleanno di una cara amica che vedo poco, invito caloroso, decido di accettare. Mi ritrovo in una pizzeria di tendenza – per la location credo, il cibo è pietoso – con nove fanciulle sulla trentina. Due passano ogni istante della serata a postare foto e messaggi su facebook, l’ufficio stampa di Paris Hilton al confronto non è nessuno. Due non hanno aperto bocca, mai. Una si è lanciata in dissertazioni sulla libertà di espressione di uomini ed animali, avrei voluto manifestare la mia infilandole un tappo in bocca.
Se poi decidete di venire a cena vestite da zoccole, perché vi piace, come a tutte, essere guardate – anche se un minimo di classe in più non avrebbe guastato – dovete mettere in conto che esiste la fondata probabilità che qualche maschietto vi faccia un complimento. Giammai!! Scandalizzate ed infastidite, spocchiose e piene di sé, al limite della maleducazione. Per poi invidiare e sparlare di chi con un sorriso ed un minimo di gentilezza e cortesia ottiene attenzioni e rispetto. L’insicurezza è una brutta bestia, l’arroganza e la stupidità ancora di più.
Compleanno di una cara amica che vedo poco, invito caloroso, decido di accettare. Mi ritrovo in una pizzeria di tendenza – per la location credo, il cibo è pietoso – con nove fanciulle sulla trentina. Due passano ogni istante della serata a postare foto e messaggi su facebook, l’ufficio stampa di Paris Hilton al confronto non è nessuno. Due non hanno aperto bocca, mai. Una si è lanciata in dissertazioni sulla libertà di espressione di uomini ed animali, avrei voluto manifestare la mia infilandole un tappo in bocca.
Se poi decidete di venire a cena vestite da zoccole, perché vi piace, come a tutte, essere guardate – anche se un minimo di classe in più non avrebbe guastato – dovete mettere in conto che esiste la fondata probabilità che qualche maschietto vi faccia un complimento. Giammai!! Scandalizzate ed infastidite, spocchiose e piene di sé, al limite della maleducazione. Per poi invidiare e sparlare di chi con un sorriso ed un minimo di gentilezza e cortesia ottiene attenzioni e rispetto. L’insicurezza è una brutta bestia, l’arroganza e la stupidità ancora di più.
giovedì 26 luglio 2012
Parco cittadino
Ero lì per prendere un po’ di sole e rilassarmi, lontana
dal pensiero di qualsiasi contatto umano. L’ho notato il primo giorno, da
lontano. In mezzo al prato, capelli grigi raccolti, abbronzato. Non male, ho
pensato.
Il secondo giorno eravamo un po’ più vicini, l’ho studiato con maggiore attenzione. Irrimediabilmente attraente. “Lascia stare…” diceva la vocina della ragione. Lo osservavo di sottecchi. Forse mi guardava anche lui.
Il terzo giorno non pensavo di trovarlo ancora, eppure era sempre nel medesimo punto, tra il verde con il suo pantaloncino rosso. Mi ha fatto cenno di avvicinarmi, giammai, chissà chi è… Ma lasciar perdere era impossibile. Sguardi, sorrisi, cenni, un numero di telefono mimato a distanza. Due adolescenti. Da vicino non ci perde, sorriso da simpatica canaglia, atteggiamento di chi tutto ha già fatto e visto ma non lo fa pesare, con la risposta pronta, pelle liscia, labbra morbide, spudoratamente affascinante.
Percentuale di rischio: vertiginosa.
Il secondo giorno eravamo un po’ più vicini, l’ho studiato con maggiore attenzione. Irrimediabilmente attraente. “Lascia stare…” diceva la vocina della ragione. Lo osservavo di sottecchi. Forse mi guardava anche lui.
Il terzo giorno non pensavo di trovarlo ancora, eppure era sempre nel medesimo punto, tra il verde con il suo pantaloncino rosso. Mi ha fatto cenno di avvicinarmi, giammai, chissà chi è… Ma lasciar perdere era impossibile. Sguardi, sorrisi, cenni, un numero di telefono mimato a distanza. Due adolescenti. Da vicino non ci perde, sorriso da simpatica canaglia, atteggiamento di chi tutto ha già fatto e visto ma non lo fa pesare, con la risposta pronta, pelle liscia, labbra morbide, spudoratamente affascinante.
Percentuale di rischio: vertiginosa.
mercoledì 25 luglio 2012
Chimica
Pelle contro pelle, questione di un istante. Senza
spiegazioni, molto al di là della ragione e della volontà. Persone che vorremmo
sentire e che rimangono su una lunghezza d’onda diversa dalla nostra. Individui
appena incontrati che scatenano vibrazioni inspiegabili. Quanto ho voluto,
cercato, provato a desiderare qualcuno, tentando di far scattare ciò che non c’era
e mai ci sarebbe stato. Non credo ad incantesimi a scoppio ritardato, se l’intesa
c’è è immediata. Nulla a che vedere con il colpo di fulmine o con i sentimenti,
piuttosto chimica della carne che non mente e reagisce. Inspiegabili ed
istantanee reazioni che danno un senso alle relazioni umane. A volte
altrettanto rapidamente scompaiono, riportando l’altro nell’anonimato. Ogni
volta che percepisco l’immediata potenza nel contatto, le spiegazioni si
annullano nel sentire, che sia di un istante, un giorno, un anno, una vita
intera.
martedì 24 luglio 2012
Collezione estiva
Non compro moltissimo, solo ciò che mi piace veramente,
quello che ho lo tengo cura. Se un abito mi viene a noia lo lascio nell’armadio
per una o più stagioni, nel momento in cui lo riprendo è come se fosse nuovo.
Lo stesso accade con gli uomini. Se li lasci decantare un po’ di tempo, cuocere
nel loro brodetto, quando li recuperi possono essere di nuovo interessanti. Si
è cambiati entrambi, c’è molto da raccontare ed il piacere di trascorrere delle
ore insieme si potrebbe rinnovare. Non sempre, ma spesso accade. Quindi meglio
non buttare via nulla, o lasciarsi in malo modo, non si può mai sapere.
La collezione della stagione estiva 2012 prevede diversi revival, tutti al momento piacevoli, ed alcuni nuovi acquisti, ancora in fase di valutazione. Ciascuno va preso a piccole dosi, come i vestiti: una serata, una notte o una giornata per volta, il rischio saturazione è dietro l’angolo. Ci si destreggia... tra vintage e novità...
La collezione della stagione estiva 2012 prevede diversi revival, tutti al momento piacevoli, ed alcuni nuovi acquisti, ancora in fase di valutazione. Ciascuno va preso a piccole dosi, come i vestiti: una serata, una notte o una giornata per volta, il rischio saturazione è dietro l’angolo. Ci si destreggia... tra vintage e novità...
sabato 21 luglio 2012
Mi manca
Mi manca. Parecchio. Ma cerco di resistere. Non gli scrivo e
non lo chiamo. Anche se la tentazione talvolta è fortissima. Nel momento più inaspettato mi appare il suo
volto nella mente, le sue parole nelle orecchie, rivedo le immagini, ripenso a
tutto ciò che avremmo voluto fare e condividere, ricordo quant’era bello fare l’amore
con lui. Ammetto che il rischio di cadere nella malinconia esasperata è alto ma
sto provando a non farlo. In passato, quando le cose non erano andate bene ed i
rapporti si erano conclusi, mi concentravo sui lati negativi evitando così di
pensare a quelli positivi. Questa volta non posso farlo perché non riesco a
ricordare un momento trascorso insieme in cui io non fossi felice di esserci. E' vero però che non ha avuto il tempo di urtare la mia suscettibilità e la mia
indipendenza! Ora devo attendere che il trascorrere dei giorni sfumi i contorni
a attutisca le emozioni, devo resistere strenuamente alla tentazione di
sentirlo. Una domanda però mi insegue: tutto ciò era proprio necessario?
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