La vita è un flusso inarrestabile. Le persone, i
pensieri, le emozioni non si possono bloccare in un fermo immagine. Noi non
siamo sempre uguali a noi stessi, a seconda del periodo che stiamo
attraversando cambiamo. E' vero che il nocciolo duro rimane il medesimo, ma gli
stati d'animo e le esperienze condizionano il nostro rapportarci col mondo. Per
periodi più o meno lunghi possiamo sembrare apparentemente diversi, alcuni lati
del nostro io diventare preponderanti rispetto ad altri. Ma sarebbe sciocco
credere che quel che eravamo non esista più, è dentro di noi, come ogni più
piccola sfaccettatura del nostro io. Nulla sparisce, tutto rimane, pronto a
manifestarsi nuovamente. Siamo quel che siamo oggi, quello che eravamo ieri ed
in parte quel che saremo domani.
Le persone di solito tendono a voler porre necessariamente la scelta: se sei in
un modo non sei in un altro, ora che sei così non mi interessi più.
L’accoglienza è l’esatto posto, è l’assoluta disponibilità e propensione
all'altro per permettergli di essere pienamente se stesso, anche quando ci
sembra di non riconoscerlo, anche quando ci piaceva più prima. Per la
poliedricità è indispensabile che vi siano le condizioni per manifestarsi,
l’attenzione.
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