martedì 31 luglio 2012

Non è migliorato

Mi correggo, il pavone è noioso, mortalmente. Credevo che con la maturità avesse acquisito un minimo di spessore umano, invece è pura apparenza, se gratti la superficie sprofondi nel vuoto. L'incredibile è che non ha neanche imparato a godersi la vita. Pieno di soldi, solo ed infelice. Prova a consolarsi con abiti firmati e ristoranti. Peccato non distingua la lana dal cachemire se non fosse per l'etichetta. Cibo e vino li valuta per quel che vengono fatti pagare, senza il minimo gusto. Ha una moglie che lo detesta apertamente e per fargli scontare trent'anni di solitudine oggi lo ripaga con la stessa moneta, ignorandolo a tutto tondo. Lui non se ne da pace, ne parla con tutti tranne che con lei, vittima della stessa gabbia dorata che si è costruito. Cerca conferme ovunque, si lamenta costantemente, sembra brillante per un paio d'ore per poi logorroicamente raccontarti i particolari della sua vita famigliare. Non me ne importa nulla, non sono la tua psicologa, né tanto meno una tua amica. Anche perché credo che non abbia idea di cosa sia l'amicizia, confondendola con le conoscenze delle pubbliche relazioni. Tutti amici, pronti a parlare alle sue spalle. E lui fa la ruota, ormai solo per se stesso. 
Ora ricordo perché per otto anni l'ho rimbalzato, non mi sbagliavo.

sabato 28 luglio 2012

Scomoda ai più

Smettetela di chiedermi cosa vorrei, quando non sapete cosa siete disposti a dare. Talmente persi nei condizionali da dimenticare la verità del presente. Non domandatemi chi sono se non avete la forza di ascoltare la verità. Le domande hanno un senso quando ci si assume la responsabilità delle risposte, per quanto scomode. Se volete superficialità ed amate le cose facili non sono la persona giusta. Sono impegnativa e strutturata, mi piace entrare nella vita non lasciarla scorrere. Detesto la banalità del vuoto, amo la consapevole leggerezza di chi conosce il dramma. Il passato ci rende quello che siamo oggi, tanto più se è denso, scomodo e sofferto. Solo se abbiamo molto vissuto possiamo scegliere con coscienza. Io sono anche il mio ieri, non pretendete che lo rinneghi, gli errori fanno crescere. Amo le risposte schiette e dirette, scovare gli scheletri negli armadi e i fantasmi del non detto. Il fatto che rinneghi l'ipocrisia del luogo comune non significa che non sia una brava persona. Evitatemi moralismi e buonismi, piuttosto imparate a godere del bello, capita di rado ed è stupido lasciarselo sfuggire.

venerdì 27 luglio 2012

Patate d'oro

Non ce l’hai d’oro e se anche così fosse non sarebbe un buon motivo per tirarsela. Detestavo le uscite sole femmine quando avevo vent’anni, figuriamoci ora. Nonostante ciò ogni tanto capita, mio malgrado, di ritrovarmici pizzicata, una tortura.
Compleanno di una cara amica che vedo poco, invito caloroso, decido di accettare. Mi ritrovo in una pizzeria di tendenza – per la location credo, il cibo è pietoso – con nove fanciulle sulla trentina. Due passano ogni istante della serata a postare foto e messaggi su facebook, l’ufficio stampa di Paris Hilton al confronto non è nessuno. Due non hanno aperto bocca, mai. Una si è lanciata in dissertazioni sulla libertà di espressione di uomini ed animali, avrei voluto manifestare la mia infilandole un tappo in bocca.
Se poi decidete di venire a cena vestite da zoccole, perché vi piace, come a tutte, essere guardate – anche se un minimo di classe in più non avrebbe guastato – dovete mettere in conto che esiste la fondata probabilità che qualche maschietto vi faccia un complimento. Giammai!! Scandalizzate ed infastidite, spocchiose e piene di sé, al limite della maleducazione. Per poi invidiare e sparlare di chi con un sorriso ed un minimo di gentilezza e cortesia ottiene attenzioni e rispetto. L’insicurezza è una brutta bestia, l’arroganza e la stupidità ancora di più.

giovedì 26 luglio 2012

Parco cittadino

Ero lì per prendere un po’ di sole e rilassarmi, lontana dal pensiero di qualsiasi contatto umano. L’ho notato il primo giorno, da lontano. In mezzo al prato, capelli grigi raccolti, abbronzato. Non male, ho pensato.
Il secondo giorno eravamo un po’ più vicini, l’ho studiato con maggiore attenzione. Irrimediabilmente attraente. “Lascia stare…” diceva la vocina della ragione. Lo osservavo di sottecchi. Forse mi guardava anche lui.
Il terzo giorno non pensavo di trovarlo ancora, eppure era sempre nel medesimo punto, tra il verde con il suo pantaloncino rosso. Mi ha fatto cenno di avvicinarmi, giammai, chissà chi è… Ma lasciar perdere era impossibile. Sguardi, sorrisi, cenni, un numero di telefono mimato a distanza. Due adolescenti. Da vicino non ci perde, sorriso da simpatica canaglia, atteggiamento di chi tutto ha già fatto e visto ma non lo fa pesare, con la risposta pronta, pelle liscia, labbra morbide, spudoratamente affascinante.
Percentuale di rischio: vertiginosa.

mercoledì 25 luglio 2012

Chimica

Pelle contro pelle, questione di un istante. Senza spiegazioni, molto al di là della ragione e della volontà. Persone che vorremmo sentire e che rimangono su una lunghezza d’onda diversa dalla nostra. Individui appena incontrati che scatenano vibrazioni inspiegabili. Quanto ho voluto, cercato, provato a desiderare qualcuno, tentando di far scattare ciò che non c’era e mai ci sarebbe stato. Non credo ad incantesimi a scoppio ritardato, se l’intesa c’è è immediata. Nulla a che vedere con il colpo di fulmine o con i sentimenti, piuttosto chimica della carne che non mente e reagisce. Inspiegabili ed istantanee reazioni che danno un senso alle relazioni umane. A volte altrettanto rapidamente scompaiono, riportando l’altro nell’anonimato. Ogni volta che percepisco l’immediata potenza nel contatto, le spiegazioni si annullano nel sentire, che sia di un istante, un giorno, un anno, una vita intera.

martedì 24 luglio 2012

Collezione estiva

Non compro moltissimo, solo ciò che mi piace veramente, quello che ho lo tengo cura. Se un abito mi viene a noia lo lascio nell’armadio per una o più stagioni, nel momento in cui lo riprendo è come se fosse nuovo. Lo stesso accade con gli uomini. Se li lasci decantare un po’ di tempo, cuocere nel loro brodetto, quando li recuperi possono essere di nuovo interessanti. Si è cambiati entrambi, c’è molto da raccontare ed il piacere di trascorrere delle ore insieme si potrebbe rinnovare. Non sempre, ma spesso accade. Quindi meglio non buttare via nulla, o lasciarsi in malo modo, non si può mai sapere. 
La collezione della stagione estiva 2012 prevede diversi revival, tutti al momento piacevoli, ed alcuni nuovi acquisti, ancora in fase di valutazione. Ciascuno va preso a piccole dosi, come i vestiti: una serata, una notte o una giornata per volta, il rischio saturazione è dietro l’angolo. Ci si destreggia... tra vintage e novità...

sabato 21 luglio 2012

Mi manca

Mi manca. Parecchio. Ma cerco di resistere. Non gli scrivo e non lo chiamo. Anche se la tentazione talvolta è fortissima.  Nel momento più inaspettato mi appare il suo volto nella mente, le sue parole nelle orecchie, rivedo le immagini, ripenso a tutto ciò che avremmo voluto fare e condividere, ricordo quant’era bello fare l’amore con lui. Ammetto che il rischio di cadere nella malinconia esasperata è alto ma sto provando a non farlo. In passato, quando le cose non erano andate bene ed i rapporti si erano conclusi, mi concentravo sui lati negativi evitando così di pensare a quelli positivi. Questa volta non posso farlo perché non riesco a ricordare un momento trascorso insieme in cui io non fossi felice di esserci. E' vero però che non ha avuto il tempo di urtare la mia suscettibilità e la mia indipendenza! Ora devo attendere che il trascorrere dei giorni sfumi i contorni a attutisca le emozioni, devo resistere strenuamente alla tentazione di sentirlo. Una domanda però mi insegue: tutto ciò era proprio necessario?

venerdì 20 luglio 2012

Cambiamenti

La vita è un flusso inarrestabile. Le persone, i pensieri, le emozioni non si possono bloccare in un fermo immagine. Noi non siamo sempre uguali a noi stessi, a seconda del periodo che stiamo attraversando cambiamo. E' vero che il nocciolo duro rimane il medesimo, ma gli stati d'animo e le esperienze condizionano il nostro rapportarci col mondo. Per periodi più o meno lunghi possiamo sembrare apparentemente diversi, alcuni lati del nostro io diventare preponderanti rispetto ad altri. Ma sarebbe sciocco credere che quel che eravamo non esista più, è dentro di noi, come ogni più piccola sfaccettatura del nostro io. Nulla sparisce, tutto rimane, pronto a manifestarsi nuovamente. Siamo quel che siamo oggi, quello che eravamo ieri ed in parte quel che saremo domani.
Le persone di solito tendono a voler porre necessariamente la scelta: se sei in un modo non sei in un altro, ora che sei così non mi interessi più. L’accoglienza è l’esatto posto, è l’assoluta disponibilità e propensione all'altro per permettergli di essere pienamente se stesso, anche quando ci sembra di non riconoscerlo, anche quando ci piaceva più prima. Per la poliedricità è indispensabile che vi siano le condizioni per manifestarsi, l’attenzione.

giovedì 19 luglio 2012

Il pavone

L’ho conosciuto diversi anni fa, all’epoca era un ometto prestante, decisamente belloccio, che credeva di avere il mondo in pugno. Professionista avviato si destreggiava tra un party ed un aperitivo, perdendosi in continue pubbliche relazioni. Faceva la ruota, come un pavone. Quanto sono bello, quanto sono bravo, quanto sono capace. Ci avvicinammo brevemente, trovavo estremamente fastidiosa questa ridondante apparenza vuota di senso. E lui voleva solo un’altra tacca sul suo bastone. Mi ha rincorsa per anni, corteggiandomi sempre, gli ho detto no infinite volte, non si contano gli appuntamenti andati a vuoto.
Non so perché dopo tutto questo tempo ho deciso di uscirci. Per noia credo. O forse perché l’ultima volta che l’ho sentito ho percepito che non era pieno di sé come un tempo.
Rimane piacioso, fa sempre la ruota, ma non è più convinto neanche lui di quest’eterna rincorsa che è stata la sua vita. Realizzato, senza dubbio, importante e con innumerevoli agganci, ma irrimediabilmente solo, alla ricerca di quella tenerezza che credeva inutile. Ha deposto le piume, merita un minimo di passeggera attenzione.

mercoledì 18 luglio 2012

Abiti, veli e nudità

Ho vissuto buona parte della mia esistenza con gli abiti di qualcun'altro. Vestiti che mi erano stati cuciti addosso ma che non mi appartenevano e in cui non mi riconoscevo. Per lungo tempo non me ne sono neppure resa conto. Credevo che il senso di inadeguatezza fosse una costante inevitabile. Iniziando per caso e proseguendo con tenacia sono andata alla ricerca di ciò che c'era sotto infiniti strati. Ho smesso di mentire, a me stessa prima di tutto. Ho iniziato a domandarmi cosa volevo, cosa mi piaceva, cosa desideravo. Ed ho scelto la via della trasparenza.
Ho poi pensato che pormi verso il prossimo con autenticità e schiettezza, senza schermi e velature fosse la soluzione migliore. Non è così. L'onestà intellettuale ed anche quella emotiva non sono comprese, il mondo è così abituato alla menzogna che la verità non paga. Le persone si approfittano della nudità, la scrutano senza pudore, colpiscono là dove la carne è più tenera. Gli errori servono per crescere.
Oggi non voglio dimenticare chi sono ma occorre che mi rivesta di alcuni veli. Preservare la mia anima, il mio cuore ed i miei pensieri è diventato indispensabile.

martedì 17 luglio 2012

Saldi

Fine stagione, periodo di saldi, pareva brutto non riaprire lo shopping... I tempi non sono i migliori e si rischia di incappare in fondi di magazzino, ma anche tra quelli, scegliendo con cura si possono trovare articoli interessanti. Forse non di prima scelta, forse non della stagione in corso, ma occasioni piacevoli che val la pena di cogliere. Il rischio è quello di essere convinti di trovare il grande affare per poi beccare la classica "sola", ma la caccia è pur sempre piacevole. Inoltre la tensione al rinnovamento dà la sensazione di non stare a crogiolarsi nella noia e nella malinconia. L'obiettivo è però cambiato. La diversificazione implicita un impegno che trovo ultimamente faticoso da gestire. Opterei per il collezionismo... Devo solo capire se trovo delle teche adatte e sufficientemente capienti.

sabato 14 luglio 2012

Immaturità sentimentale

Non si smette mai di imparare. Mi sono sempre detta che i rapporti o funzionano o non funzionano, da sé, al di là dell'impegno o della volontà. Ma non avevo preso in considerazione un fattore fondamentale che è la consapevolezza che nasce dall'esperienza. Per essere felice non basta esserlo, perché se non ne sei consapevole rischi di buttare via tutto. Solo quando hai molto tentato e tanto sofferto comprendi la magica perfezione della semplicità. Solo se sei sentimentalmente ed emotivamente maturo rimani estasiato quando i pezzi si incastrano in modo perfetto, quando basta uno sguardo per capirsi, quando è sufficiente tenersi per mano e passeggiare per stare bene, quando si fa l'amore con anima e carne che plaudono insieme. Quando non si è pronti, si crede nella casualità, non se ne percepisce la straordinaria unicità, ci si illude che possa riaccadere ogni volta che si vuole. Si pensa che sia troppo facile e non ci si rende conto di quanto sia eccezionale la semplicità. Credevo che la consapevolezza si acquisisse con il trascorrere degli anni, ma non per tutti è così, non per chi certe cose non le ha provate, vissute, sentite bruciare sulla propria pelle. A volte la magia accade, ma c'è chi non la vede.

mercoledì 4 luglio 2012

Un grande bluff

Le persone smettono di preoccuparsi da un istante all'altro. E' stupefacente. Fino all'altro ieri ti domandavano venti volte al giorno se stessi bene, si prodigavano in aiuti e supporto, ti trattavano come se non fossi più in grado di attraversare la strada da sola, improvvisamente scompaiono. Puoi essere nella "m" più profonda e loro hanno altro da fare.
L'occuparsi dell'altro nasce dal volere il suo bene. Il "ti voglio bene" dovrebbe significare questo: desidero il tuo bene. Se io nel frattempo non ti ho messo sotto il cane, tradito la tua fiducia o altro, come può scomparire il tuo bene da un istante all'altro? Non sarà forse che non è mai esistito? Possiamo non amarci più, decidere di vivere due vite diverse, ma se ti volevo bene ieri te ne vorrò anche oggi, se potevo aiutarti ieri lo farò anche oggi, se hai bisogno ci sarò, nelle piccole come nelle grandi cose.
Gli affetti non si cancellano con un colpo di spugna, se ciò accade è perché non c'era nulla da cancellare. Ed il tuo ti voglio bene era un unico grande bluff.

martedì 3 luglio 2012

Disincanto

Qualcosa mi hai insegnato anche tu, ne avrei fatto a meno questa volta. Non bisogna fidarsi, mai. Con te ho silenziato tutti i campanelli d'allarme, mi sono convinta che fossero proiezioni di una vita difficile. Credevo di essere talmente abituata alle fregature da volerle vedere anche dove non ci sono. Abituata a storie difficili, a persone complicate ed irrisolte, a stronzi dichiarati. Ma almeno con loro ti preservi l'anima, te l'aspetti che prima o poi arrivi il brutto. Tu no, tu ti sei dipinto da principe azzurro dei nostri tempi, da bravo ragazzo, da uomo all'antica. Mi hai riempita di attenzioni, di parole, di favole. Ed io, perfetta idiota, ho creduto che potesse essere, che finalmente la vela della vita aveva girato a mio favore, con il vento in poppa, verso la felicità. Non ho voluto vedere i segnali che c'erano, ci sono sempre, e in altri mille occasioni mi hanno messa in allerta. Mi dicevo di non essere negativa, di non mettere in crisi ciò che funzionava. Ebbene mi hai insegnato che alle mie sensazioni devo dare retta, sempre, perché loro non sbagliano, mai. Mi hai tolto anche le ultime illusioni, quelle sepolte nell'anima. Non ho idea se ce ne siano ancora, probabilmente se esistono sono ben nascoste.