mercoledì 11 aprile 2012

Una sola faccia

Detesto l’ipocrisia, non riesco a comprenderla, mi crea un fastidio fisico. La coerenza è preziosa ma poco diffusa, quasi che pensare, dire e agire coerentemente sia un’operazione troppo difficile per il genere umano.
Molti si comportano a seconda di dove tira il vento, non si danno neanche la pena di ritrattare azioni e affermazioni precedenti, semplicemente cambiano le carte in tavola come se nulla fosse. Le idee mutano nel tempo, è normale per qualsiasi essere pensante dotato di un minimo intelligenza. Confrontarsi con il prossimo può portare a scoprire nuovi punti di vista, possono variare le circostanze e il contesto in cui ci troviamo, possiamo trasformarci noi. Innumerevoli quindi sono le motivazioni per cui capita di cambiare idea, segno di maturità è rendersene conto e non arroccarsi nella propria posizione. Ma i più non hanno una convinzione, semplicemente se ne mettono una addosso a seconda del momento, spesso in funzione di presunte utilità.
I migliori poi si riempiono la bocca di parole che non corrispondono a  pensieri, saturi di frasi ad effetto e poca sostanza. Se provi ad andare oltre la superficie patinata trovi vuoti siderali. Sono i sostenitori delle teorie comportamentiste spinte: siamo tutti bravi e simpatici, pronti a conquistare il mondo. Regalano illusioni e identità fittizie, per sentirsi apparentemente migliori; in verità le vendono a caro prezzo, imbonitori d’altri tempi.
Io provo a deporre le armi e a togliermi le maschere. Le idee forse non sono sempre chiare, anzi talvolta proprio confuse, ma almeno sono mie e di faccia ne ho una sola.

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