Mi guardo intorno
e mi accorgo che nulla è mutato, tutto è esattamente come prima, eppure ogni
cosa mi appare diversa. Come se un cono di luce illuminasse lati fino ad allora
rimasti nell’ombra. Occorre allora ritrovare il bandolo della matassa,
riconquistare con calma un nuovo equilibrio. Tentare di recuperare il vecchio è
una completa perdita di tempo, non può funzionare, perché io non sono più la
stessa. Un pezzetto per volta cerco un assetto diverso, ci vuole tempo e
pazienza. Non voglio però chiudermi alle tempeste emotive, sono quelle che
rendono interessante l’esistere.
Io sono qui, fatti sotto vita.
Io sono qui, fatti sotto vita.
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