L’adolescenza però è passata da un
pezzo, sono grandicella e occorre andare avanti. E poi diciamocelo: essere
tristi è di una noia mortale. Dopo qualche giorno divento fastidiosa a me
stessa.
Sfortunatamente non mi hanno ancora dotato di bacchetta magica –
mancava nel pacchetto vita – quindi le cause delle tristezza non riesco a farle
scomparire d’incanto, posso solo metterle da parte, accantonarle in un
cantuccio, sempre la solita teoria dei cassetti.
Riflettendoci... la mia anima
deve avere una cabina armadio invidiabile.
Ogni tanto i pensieri bastardi
riaffiorano ma io con prontezza invidiabile distolgo l’attenzione e mi
concentro su altro, possibilmente piacevole. Come ci riesco? Non ne ho idea, ma
funziona.
Sono l’unica con cui devo condividere ogni istante della mia vita, tanto vale che sia una compagnia piacevole.
Sono l’unica con cui devo condividere ogni istante della mia vita, tanto vale che sia una compagnia piacevole.
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