sabato 31 marzo 2012

Andare oltre

Mi sono crogiolata nel dolore, ho accarezzato la mia sofferenza, sono sprofondata nella tristezza ed ho pianto, tanto. Ho fatto la quindicenne. Quando ti sembra che nulla potrà cambiare, che tutto sarà grigio per sempre e che l’anima vada in pezzetti.
L’adolescenza però è passata da un pezzo, sono grandicella e occorre andare avanti. E poi diciamocelo: essere tristi è di una noia mortale. Dopo qualche giorno divento fastidiosa a me stessa.
Sfortunatamente non mi hanno ancora dotato di bacchetta magica – mancava nel pacchetto vita – quindi le cause delle tristezza non riesco a farle scomparire d’incanto, posso solo metterle da parte, accantonarle in un cantuccio, sempre la solita teoria dei cassetti.
Riflettendoci... la mia anima deve avere una cabina armadio invidiabile.
Ogni tanto i pensieri bastardi riaffiorano ma io con prontezza invidiabile distolgo l’attenzione e mi concentro su altro, possibilmente piacevole. Come ci riesco? Non ne ho idea, ma funziona.
Sono l’unica con cui devo condividere ogni istante della mia vita, tanto vale che sia una compagnia piacevole.

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